Social Network e copyright privacy foto
Hai deciso di pubblicare le tue foto online, su Instagram ad esempio, ma qualcuno ha rubato le tue immagini. Le ha pubblicate sul profilo o addirittura su un quotidiano. Cosa fare in questi casi? Quale legge potrà venire in tuo aiuto? Ecco tutte le informazioni che ti servono.
Spazio alla Legge
Internet è la nuova frontiera della condivisione di contenuti. Basta un click per diffondere le immagini su piattaforme popolate da milioni di utenti. Tuttavia, esistono delle leggi che regolamentano il diritto d’autore.
In Italia la normativa a riguardo non è al passo con i tempi. Le norme fanno riferimento a regole nate e studiate nell’era analogica. La legge del 22 aprile 1941,n. 633 (e successive modifiche) è quella che regola il diritto d’autore. Ma cosa vuol dire?
Lo spiega l’art. 2575 e seg. del Codice Civile: il diritto d’autore si estende a tutte “le opere dell’ingegno di carattere creativo, appartenenti al mondo della letteratura, della musica, del teatro e della cinematografia, delle arti figurative, dell’architettura, della scienza, sotto qualsiasi forma di espressione”.
Le leggi in materia variano da stato a stato, o meglio, da continente a continente. Chi sta avanti in tal senso sono gli Stati Uniti, dove esiste la regola del fair use. Secondo il diritto statunitense, è possibile usare materiale protetto da diritto d’autore. Nel caso di immagini o video, questi devono essere usati in bassa qualità. Ma attenzione, solo se in minima parte e per scopi non lucrativi, meglio se didattici.
Nel senso: hai bisogno di un’ora e mezza di film? Non puoi. Vuoi una piccola sequenza da usare a fini non lucrativi? Bene. Anzi, si tende a chiudere un occhio in molti casi, anche se non ci sono finalità accademiche.
Ne è un esempio lampante il memecult di John Travolta nei panni di Vincent Vega mostra confusione e smarrimento. Ogni gif animata lo vede in un contesto differente.
In teoria (e anche in pratica) sono stati lesi i diritti di Pulp Fiction. Sì, la sequenza oggetto del meme è tratta dal film di Quentin Tarantino. Tuttavia, a nessuno verrebbe mai in mente di segnalarle, l’intento non è lucrativo e la sequenza è così famosa da rendere indubbia la paternità.
Bello il fair use, vero? In Europa e nel resto del mondo non esiste un corrispettivo. In particolare in Italia il senatore Mario Bulgarelli nel 2007 ha interrogato il governo italiano. Lo scopo era quello di estendere il fair use statunitense anche nella nostra penisola.
Nel 2008 viene in qualche modo approvato l’inserimento sul web di materiale fotografico e video a bassa qualità per soli scopi didattici o accademici. Tuttavia, il concetto di fair use è molto fumoso nel nostro Paese. Sulla più nota enciclopedia online del mondo, Wikipedia, molte pagine in italiano non sono accompagnate da immagini. Diversamente, le pagine in Inglese hanno molte più foto: pensavate che quelle in italiano fossero scritte da pigroni? No, è la legge del fair use che parla.
Come tutelarsi da plagi e furti sul web
Un quotidiano online ha rubato la foto del manifestante che avete pubblicato su Facebook? Non c’è problema. Da più di un anno la nuova normativa dell’Agcom prevede sanzioni immediate per chi condivide o sfrutta “distrattamente” contenuti altrui. Basta fare una segnalazione dell’Agcom.
Diritti di utilizzo e paternità
La paternità di una foto o di un video è cosa diversa dai loro diritti di utilizzo. È possibile cedere i diritti di utilizzo di un certo materiale, ma non sarà mai possibile per il proprietario dei diritti appropriarsi della paternità.
Ad esempio, lo scrittore che cede i diritti della propria storia a un editore non potrà mai e poi mai vedersi strappare via la paternità della sua opera.
Quali foto pubblicare online senza correre rischi
Ok, possedete i diritti di utilizzo delle immagini che volete pubblicare. Dovete sapere che le regole per i social e il web sono le stesse della carta stampata. L’unica categoria a rischio è quella dei ritratti alle persone. L’unico modo per pubblicare queste foto senza correre rischi è richiedere loro un’autorizzazione scritta. Ma ci sono delle eccezioni.
Se la persona ritratta è un personaggio pubblico non c’è bisogno di richiedere alcuna autorizzazione, in quel caso vige il diritto di cronaca. La seconda eccezione riguarda invece le manifestazioni pubbliche. Anche se gli individui sono riconoscibili non sono il vero soggetto dell’immagine. Ad esempio, la foto di tre manifestanti durante uno sciopero in piazza è pubblicabile senza particolari intoppi.
In quel caso si sta raccontando un avvenimento di cronaca, pubblico, in cui quelle persone hanno deliberatamente scelto di partecipare.
Social e foto rubate
Passiamo alla nota dolente, probabilmente molti di voi avranno subito furti di foto su social come Facebook, Instagram, Flickr. Ricordiamo che di solito non vi è il solo furto dell’immagine. Chi pubblica le vostre foto lo fa a proprio nome assumendone, quindi, anche la paternità.
Anzi, alcuni giocano davvero sporco: modificano l’immagine via software per rendere più difficile provare quale sia l’originale. In casi come questo è difficile difendersi, è difficile anche scoprire chi ruba le vostre foto.
Una volta individuato il colpevole Instagram permette attraverso l’apposita sezione di segnalare chi ha violato la proprietà intellettuale delle vostre immagini. È bene essere precisi nella segnalazione, specificando per bene dove è possibile trovare l’immagine originale e dove la copia. Questo è importante per evitare che la vostra richiesta cada nel vuoto.
Tuttavia, se siete particolarmente legati alle vostre foto potete sempre controllare preventivamente che nessuno se ne sia appropriato. Come? Esiste la ricerca inversa di Google Immagini. Potete affidare a Google la ricerca di foto simili a quella che gli fornirete.
Basta cliccare sulla voce “immagini” nella home page di Google. Successivamente nella barra di ricerca sarà presente l’icona di una macchina fotografica. Bene, andateci su e date in pasto al vostro segugio l’immagine da cercare!
La tua opinione
Le leggi sul diritto d’autore sono ancora un campo poco battuto e non al passo con i tempi. Sei d’accordo? Qualcuno ha usato le tue foto senza permesso? Parliamone insieme nei commenti.